Un matrimonio a inizio Estate ha visto interpreti,
una coppia fantastica e un po’ sfortunata.
Vi voglio bene cari sposi, ho sofferto con voi per ogni intoppo che avete incontrato nel cammino che vi ha portato al giorno del vostro matrimonio.
Parto dall’inizio, conosco questa coppia circa tredici mesi prima della data prevista, arrivo all’appuntamento trafelata, si era rotto il tacco della mia scarpa e zoppicavo. Posso immaginare la strana impressione che devo avere fatto. Ci sediamo e li ascolto, così come faccio sempre, mi raccontano del loro amore, di come si sono conosciuti e salutandomi mi avvisano di aver già incontrato molte colleghe wedding planner e, che io ero l’ultima… non so come ma ho risposto: “Gli ultimi saranno i primi”, un paio di giorni dopo aver mandato il preventivo ricevo il loro sì!
Scopriamo un po’ di passioni in comune: l’amore per i gatti, per il buon cibo, per il ballo e per i dolci. Gli incontri durante i mesi dell’organizzazione, diventano piacevoli riunioni in cui un po’ si lavora e un po’ si chiacchiera sempre mangiando: la sposa mi ha letteralmente viziato con le sue torte.
All’inizio sembrava tutto facile, location, fotografa e complesso già scelto, alla prima prova la sposa trova anche l’abito, per il catering si fidano della mia esperienza e accettano di buon grado la mia proposta. Prenotiamo per tempo la sala per il matrimonio aulico, insomma l’organizzazione fila perfettamente. Poi arriva febbraio e iniziano le sorprese: la location non è più disponibile è necessario trovarne un’altra, quella scelta in sostituzione presenta dei rischi: non può contenere all’interno tutte le persone invitate, purtroppo non abbiamo altre soluzioni senza cambiare data.
A marzo la sposa si fa male, ha persino paura di dover arrivare con le stampelle al matrimonio. Siamo tutti un po’ provati e confesso di aver davvero faticato a instillare pensieri positivi alla sposa cercando di tirarle su il morale. Lei si impegna al massimo con la riabilitazione al punto da poter persino riprendere a ballare! L’ho ammirata moltissimo per questo.
Gli intoppi non sono ancora finiti, il giorno del matrimonio, le previsioni danno pioggia mista a sole, siamo tutti preoccupati, il piano B purtroppo è molto sacrificato mentre il piano A è stupendo.
Durante il rito nuziale sono in contatto con la mia assistente wedding planner, in location, sono fermi, non possono allestire nulla, sta piovendo. Dal canto mio non riesco a godermi il rito, ad ascoltare a cuor leggero le promesse, sono seriamente preoccupata, voglio fare contenti questi sposi che ne hanno viste davvero tante e meritano un giorno come nei sogni.
Poi, alle 17,00 mi arriva la telefonata che aspettavo: non piove più! So che sono in buone mani e che tutti daranno il massimo, appena riesco, scappo in location per controllare, aiutare e completare. È davvero una corsa contro il tempo ma quando sposi e ospiti arrivano è tutto pronto, l’evento è stato un successo e il risultato è:
Sposi felici e wedding planner esausta ma soddisfatta.
Perché ti ho raccontato questo “dietro le quinte”?
Perché non sempre tutto va come vorremmo, a volte ci sono problemi improvvisi da risolvere ma quando ci sono seri professionisti al tuo fianco, che oltre la professionalità usano il cuore, il risultato non mancherà.
Essere una Wedding Planner vuol dire questo e molto altro, l’importante è avere un serio gruppo di fornitori e collaboratori che usino anche il cuore per rendere felici gli sposi e in fondo anche la sottoscritta: Barbara, la tua wedding planner a Torino
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